Lo sviluppo del cosiddetto “orecchio musicale” e della sensibilità ritmica sono fondamentali per intraprendere lo studio di uno strumento: allenare l’allievo, compatibilmente con l’età ed eventuali precedenti esperienze di studio musicale, alla percezione delle differenze d’altezza dei suoni e alla loro ripetizione (anche con l’ausilio del pianoforte e mediante il canto) ed alla ripetizione di diverse figurazioni ritmiche, stimola l’incremento dello spirito d’osservazione, imitazione e riflessione nello studente. Grande importanza viene infine data allo studio di una posizione che denoti un approccio fisico naturale ed equilibrato nel rapporto con lo strumento.
Livello 1
Posizione dello strumento (giusta altezza della sedia, corretta postura della schiena, testa, busto, piedi, determinazione della lunghezza del puntale); Tecnica dell’arco (impugnatura, posizione e movimento del braccio destro nell’appoggio dell’arco sulle corde); Esplorazione, attraverso la pratica delle corde “a vuoto”, dei diversi tipi di suono ottenibili; Espressività, “respiro” e articolazione nell’arco e uso corretto delle dita, del polso e del braccio in ogni aspetto della condotta della bacchetta: equilibrio tra pressione dell’arco e velocità di scorrimento di esso sulle corde; Tensione e rilassamento in relazione alla direzione dell’arco ed alla corda suonata; Studio delle prime quattro posizioni: concezione degli spazi (toni e semitoni) sulla tastiera, posizione delle dita e ruolo del pollice; Articolazione e sensibilità di movimento delle dita: rapporto tra mano destra e mano sinistra e relativa necessaria indipendenza della tensione tra esse; Scale e arpeggi nelle tonalità maggiori e minori in 2 ottave; Elementi di manutenzione dello strumento
Metodi e raccolte didattiche utilizzate: Francesconi, Dotzauer, Sassmanhaus, Marderovskij, Alexanian, Lee, Feiuellard, Quarenghi.
Livello 2
Studio delle posizioni fino alla settima: libertà e elasticità delle dita nei cambi di posizione; Scale e arpeggi nelle tonalità maggiori e minori in tre ottave; Studio del “legato” e dei diversi colpi d’arco (staccato, balzato, ecc.); Studio per la produzione di accordi e doppie corde; Elementi di storia e tecnica di costruzione degli strumenti ad arco
Metodi e raccolte didattiche utilizzate: Aubert, Breval, Forino, Kummel, Romberg, Cossmann, Nolck, Piatti, Merk
Livello 3-4-5
Dopo aver consolidato le basi della tecnica strumentale, insieme alla pratica della “prima vista” e dell’esecuzione “a memoria”, si arriva gradualmente a una sempre maggior comprensione della struttura musicale, tenendo conto dei differenti stili, epoche e compositori, con la finalità di dar vita ad un approccio interpretativo coerente con il rispetto dell’architettura musicale. Lo studio e la costante ricerca sulle varietà di colore, tessitura, dinamica e articolazione dell’arco ha lo scopo di incoraggiare e stimolare l’esecutore a sviluppare una maggior sensibilità per le sfumature di suono possibili in ogni singola nota, per riconoscere ed esprimere i diversi mondi di colore e d’atmosfera che fanno parte del linguaggio e del carattere dei compositori.
Livello 3
Studio del capotasto: scale e arpeggi nelle tonalità maggiori e minori in 4 ottave; Proseguimento nello studio dei differenti “colpi d’arco” (picchettato, gettato, martellato, spiccato, ecc.); Suoni armonici naturali ed artificiali; Cenni sul vibrato
Composizioni oggetto di studio: Studi di Duport, Sonate di Marcello, Vivaldi, Breval
Livello 4
Significato di “intonazione di base” e “bella intonazione”; Diteggiature e logica musicale; Il ruolo del vibrato e sua applicazione in rapporto al contesto musicale; Ruolo del violoncello nelle musica da camera: rapporto con il pianoforte e con gli altri strumenti ad arco. Composizioni oggetto di studio: Studi di Popper, Capricci di Servais, Suites di Bach, Sonate di Boccherini, Mendelssohn, Brahms, Beethoven, Concerti per violoncello e orchestra di Saint-Saens, Honegger, Vivaldi, Concertino di Prokofiev
Livello 5
Il violoncello nel tra Ottocento e Novecento e il violoncello nella contemporaneità; Repertorio per violoncello solo, con orchestra e con il pianoforte.
Violoncello solo
Suites di Bach, Reger, Bloch, Britten, Cassadò, Sonata di Crumb, Kodaly, Hindemith, Ciaccona, intermezzo, adagio di Dallapiccola, Nomos Alpha di Xenakis, 153 di Castaldi, Zacher Variationen di Lutoslawsky
Capricci” di Piatti, Studi op. 38 di Gruetzmacher
Violoncello e pianoforte
Sonata di Chopin, Schubert, Debussy, Grieg, Milhaud, Martucci, Malipiero, Poulenc, Pizzetti, Prokofiev, Rachmaninoff, Sostakovic, Schnittke, Strauss, Barber, Villa Lobos, Sonatina di Sciarrino, Tre piccoli pezzi op. 11 di Webern
Violoncello e orchestra
Concerti di Dvorak, Schumann, Kabalevsky, Malipiero, Sostakovich, Walton, Ligeti, Prokofiev, Elgar, Pizzetti, Lalo, Strauss (Don Chisciotte), Martinu, Tschaikovsky (Variazioni rococò)