/Programmi didattici

CANTO MODERNO

2017-10-09T16:21:32+00:00

La respirazione Riconoscimento e percezione dei muscoli attivi e passivi nella respirazione;Corretto utilizzo del respiro e prese di fiato durante l’esecuzione del pezzo;Esercizi per lo sviluppo del sostegno diaframmatici;Esercizi per il raggiungimento di una postura corretta nel canto

L’emissione del suono Vocalizzi per focalizzare la posizione e l’emissione del suono; I registri della voce: voce di petto e voce di testa; Utilizzo del belting nel canto moderno; I colori della voce nell’interpretazione di brani moderni

Ear training Esercizi per riconoscere gli intervalli; Vocalizzi su scale maggiori e minori; Riconoscimento di intervalli e accordi maggiori o minori; Guida all’ascolto e analisi di pezzi jazz, blues, pop e musica leggera

L’interpretazione La comprensione del pezzo con l’eventuale traduzione dalla lingua originale; Esercizi sulla pronuncia e sui suoni caratteristici del brano; Come sottolineare lo stato d’animo che comunica il pezzo

CANTO MODERNO 2017-10-09T16:21:32+00:00

CORSO DI MUSICA D’INSIEME

2017-10-09T16:21:52+00:00

Rivolto  a tutti i livelli e a tutte le età. Coinvolge sia la sezione classica che la sezione moderna. La musica d’insieme permette di integrare la preparazione strumentale e vocale in quanto vengono affrontati tutti gli aspetti della forma musicale: armonia, tecnica, ritmo ed equilibrio della propria parte nell’insieme strumentale e vocale.

CORSO DI MUSICA D’INSIEME 2017-10-09T16:21:52+00:00

CORSO DI TEATRO MUSICALE

2017-10-09T16:22:15+00:00

Il programma si distingue per fasce d’età: 5-9 anni e 9-13 anni.

Livello 1 (5-9 anni)

Il corso favorisce la naturale capacità di gioco dei bambini, il loro desiderio di travestirsi, indossare maschere, cambiare voce, gestualità.

Nella prima fase dell’anno i bambini, attraverso facili e divertenti esercizi teatrali, imparano, lavorando insieme, le regole e i codici del palcoscenico. Giocando con le fiabe, “rimescolando” i personaggi delle storie più conosciute, i partecipanti  creano la base drammaturgica di tutto il percorso e una storia del tutto originale, frutto della loro creatività.

La seconda fase dell’anno prevede la scelta e la preparazione del saggio finale.

Livello 2 (9-13 anni)

L’allievo verrà sollecitato nella scoperta e nell’utilizzo del proprio bagaglio interiore, sia attinto dal proprio vissuto che assolutamente creativo. Verranno proposte tecniche di Improvvisazione atte a “creare gruppo”, per stabilire rapporti di fiducia reciproca. Verranno proposti alcuni elementi del metodo mimico quale allenamento progressivo dei mezzi espressivi per imparare ad acquisire padronanza dei gesti e della voce, utilizzando il corpo come strumento di realizzazione e comunicazione. Verranno dati dei cenni di studio della maschera e delle radici della commedia dell’arte funzionali allo studio del personaggio attraverso la caratterizzazione fisica del corpo e della voce. Esploreremo la tensione fisica\emotiva del personaggio in scena con coscienza all’attore di cosa vuol dire essere un personaggio.

Secondo l’età dell’allievo saranno utilizzati diversi materiali didattici. Qui di seguito sono elencati alcuni testi a titolo esemplificativo:

“I Capelli del diavolo” e “Il ragazzo con il violino” di Roberto Piumini, “Cenerentola” di Rossini, “Il flauto magico” di Mozart.

Suonare insieme agli altri permette di sviluppare una raffinata capacità di ascolto in quanto la propria parte si pone in relazione e in equilibrio agli altri componenti il gruppo.

CORSO DI TEATRO MUSICALE 2017-10-09T16:22:15+00:00

VIOLONCELLO

2017-10-09T16:22:46+00:00

Lo sviluppo del cosiddetto “orecchio musicale” e della sensibilità ritmica sono fondamentali per intraprendere lo studio di uno strumento: allenare l’allievo, compatibilmente con l’età ed eventuali precedenti esperienze di studio musicale, alla percezione delle differenze d’altezza dei suoni e alla loro ripetizione (anche con l’ausilio del pianoforte e mediante il canto) ed alla ripetizione di diverse figurazioni ritmiche, stimola l’incremento dello spirito d’osservazione, imitazione e riflessione nello studente. Grande importanza viene infine data allo studio di una posizione che denoti un approccio fisico naturale ed equilibrato nel rapporto con lo strumento.

Livello 1
Posizione dello strumento (giusta altezza della sedia, corretta postura della schiena, testa, busto, piedi, determinazione della lunghezza del puntale); Tecnica dell’arco (impugnatura, posizione e movimento del braccio destro nell’appoggio dell’arco sulle corde); Esplorazione, attraverso la pratica delle corde “a vuoto”, dei diversi tipi di suono ottenibili; Espressività, “respiro” e articolazione nell’arco e uso corretto delle dita, del polso e del braccio in ogni aspetto della condotta della bacchetta: equilibrio tra pressione dell’arco e velocità di scorrimento di esso sulle corde; Tensione e rilassamento in relazione alla direzione dell’arco ed alla corda suonata; Studio delle prime quattro posizioni: concezione degli spazi (toni e semitoni) sulla tastiera, posizione delle dita e ruolo del pollice; Articolazione e sensibilità di movimento delle dita: rapporto tra mano destra e mano sinistra e relativa necessaria indipendenza della tensione tra esse; Scale e arpeggi nelle tonalità maggiori e minori in 2 ottave; Elementi di manutenzione dello strumento

Metodi e raccolte didattiche utilizzate: Francesconi, Dotzauer, Sassmanhaus, Marderovskij, Alexanian, Lee, Feiuellard, Quarenghi.

Livello 2
Studio delle posizioni fino alla settima: libertà e elasticità delle dita nei cambi di posizione; Scale e arpeggi nelle tonalità maggiori e minori in tre ottave; Studio del “legato” e dei diversi colpi d’arco (staccato, balzato, ecc.); Studio per la produzione di accordi e doppie corde; Elementi di storia e tecnica di costruzione degli strumenti ad arco

Metodi e raccolte didattiche utilizzate: Aubert, Breval, Forino, Kummel, Romberg, Cossmann, Nolck, Piatti, Merk

Livello 3-4-5
Dopo aver consolidato le basi della tecnica strumentale, insieme alla pratica della “prima vista” e dell’esecuzione “a memoria”, si arriva gradualmente a una sempre maggior comprensione della struttura musicale, tenendo conto dei differenti stili, epoche e compositori, con la finalità di dar vita ad un approccio interpretativo coerente con il rispetto dell’architettura musicale. Lo studio e la costante ricerca sulle varietà di colore, tessitura, dinamica e articolazione dell’arco ha lo scopo di incoraggiare e stimolare l’esecutore a sviluppare una maggior sensibilità per le sfumature di suono possibili in ogni singola nota, per riconoscere ed esprimere i diversi mondi di colore e d’atmosfera che fanno parte del linguaggio e del carattere dei compositori.

Livello 3
Studio del capotasto: scale e arpeggi nelle tonalità maggiori e minori in 4 ottave; Proseguimento nello studio dei differenti “colpi d’arco” (picchettato, gettato, martellato, spiccato, ecc.); Suoni armonici naturali ed artificiali; Cenni sul vibrato

Composizioni oggetto di studio: Studi di Duport, Sonate di Marcello, Vivaldi, Breval

Livello 4
Significato di “intonazione di base” e “bella intonazione”; Diteggiature e logica musicale; Il ruolo del vibrato e sua applicazione in rapporto al contesto musicale; Ruolo del violoncello nelle musica da camera: rapporto con il pianoforte e con gli altri strumenti ad arco. Composizioni oggetto di studio: Studi di Popper, Capricci di Servais, Suites di Bach, Sonate di Boccherini, Mendelssohn, Brahms, Beethoven, Concerti per violoncello e orchestra di Saint-Saens, Honegger, Vivaldi, Concertino di Prokofiev

Livello 5
Il violoncello nel tra Ottocento e Novecento e il violoncello nella contemporaneità; Repertorio per violoncello solo, con orchestra e con il pianoforte.

Violoncello solo
Suites di Bach, Reger, Bloch, Britten, Cassadò, Sonata di Crumb, Kodaly, Hindemith, Ciaccona, intermezzo, adagio di Dallapiccola, Nomos Alpha di Xenakis, 153 di Castaldi, Zacher Variationen di Lutoslawsky
Capricci” di Piatti, Studi op. 38 di Gruetzmacher

Violoncello e pianoforte
Sonata di Chopin, Schubert, Debussy, Grieg, Milhaud, Martucci, Malipiero, Poulenc, Pizzetti, Prokofiev, Rachmaninoff, Sostakovic, Schnittke, Strauss, Barber, Villa Lobos, Sonatina di Sciarrino, Tre piccoli pezzi op. 11 di Webern

Violoncello e orchestra
Concerti di Dvorak, Schumann, Kabalevsky, Malipiero, Sostakovich, Walton, Ligeti, Prokofiev, Elgar, Pizzetti, Lalo, Strauss (Don Chisciotte), Martinu, Tschaikovsky (Variazioni rococò)

VIOLONCELLO 2017-10-09T16:22:46+00:00

TROMBA

2017-10-09T16:23:03+00:00

Tecnica strumentale: gli allievi verranno introdotti allo studio della respirazione, per poi passare alla cura del suono, del legato, della flessibilità, dello staccato, del fingering, dei vari registri, delle note pedali, ecc.

Questi argomenti verranno trattati seguendo vari metodi per tromba:
J.B. Arban, Metodo per tromba;The Sigmund Hering Trumpet Course (Books nn. 1-2-3-4);H.L. Clarke, Technical studies for the cornet;V. Cichowitz, Trumpet Flow Studies; A. Sandoval, Playing techniques and performance studies (voll. 1-2-3); Yamaha Band Method (voll. 1-2-3)
James Stamp; A. Vizzutti, Trumpet method; Kopprasch, 60 studies; Colin, Trumpet Method.

Per quanto riguarda invece il repertorio, fin da subito l’allievo (anche se principiante) comincerà a suonare melodie e brani sullo strumento e, sarà pian piano avvicinato dall’insegnante alla lettura e alla scrittura. Verranno quindi affrontate questioni relative all’interpretazione musicale.
Di seguito sono elencati alcuni fra i pezzi che saranno oggetto di studio:
Decker, Andante e Rondò (ed. Rahter); Schroen, Sei piccoli pezzi caratteristici (ed. Rahter);Schroen, Salonstück, nn.1 e 2 (ed. Rahter);M. Bordoni, 13 nuovi vocalizzi per soprano o tenore op. 8, nn. 3 e 8 (ed. Ricordi; da eseguirsi nella tromba in sib); H. Purcell, Sonata for trumpet in Bb (ed. Voisin); L. Leisering, Concertino (ed. E. Fischer Bremen); A. Savard, Pezzo di concorso (ed. Evette e Schaffer) Passage du Grand Cerf – 18 e 20; G. Marty, Chorale; J. Guy, Ropartz – Andante e allegro per cornetta in sib (ed. A. Dupont); Alban Forster, Concerto per trompete sib (ed. D. Rahter); G. Hue, Concertpiece (ed. Voisin); M. Bordoni, 12 nuovi vocalizzi per soprano o tenore op. 8, nn. 4 e 5 (ed Ricordi; da eseguirsi nella tromba in sib)

TROMBA 2017-10-09T16:23:03+00:00

SASSOFONO

2017-10-09T16:23:34+00:00

Il corso  di sassofono prevede lo studio e svolgimento di tre linee guida principali:

  • Tecnica strumentistica;
  • Esecuzione di brani, studio del solfeggio ed interpretazione
  • Improvvisazione ed armonia

Tali aspetti verranno portati avanti parallelamente dall’insegnante ma verrà anche tenuto conto delle ambizioni, i gusti personali e le possibilità di studio dell’allievo. Indicativamente il corso si svilupperà in tre livelli di due anni di studio ciascuno. Gli argomenti dei tre indirizzi sono elencati di seguito

Tecnica:
Con l’aiuto di metodi in commercio o esercizi esposti dall’insegnante ci occuperemo di postura, impostazione e diteggiatura, imboccatura classica e moderna, respirazione, controllo di torace, diaframma e muscoli intercostali, pressione addominale e gestione delle altre tensioni, apertura della gola e utilizzo della cavità orale, studi sul suono e gli armonici, studi sulle dinamiche, sulla flessibilità e l’omogeneità di suono, studi sul timbro e particolari effetti, articolazioni, pronunce ed accenti, studi meccanici su tutta l’estensione e velocità, tipi di staccato, diteggiature alternative, sovracuti.

Esecuzione:
La maggior parte dei brani affrontati saranno accompagnati da basi musicali ad essi relative. Questo per rendere la pratica più divertente e piacevole ma anche per fornire all’allievo un valido supporto per lo studio di ritmo ed intonazione e per inserirlo già in un contesto di musica d’insieme. Il repertorio spazia dalla musica classica a brani soul, swing, latin, pop e r&b. Verranno anche utilizzati metodi specifici di tecnica e solfeggio scelti di volta in volta a seconda delle esigenze e lacune dell’allievo. Tali metodi trattano in maniera progressiva vari aspetti musicali quali problemi di tecnica (come diteggiature e flessibilità) o problemi di solfeggio come rapidità di lettura e figure ritmiche complesse. I brani studiati verranno anche affrontati nel loro aspetto interpretativo, tanto più libero e legato all’improvvisazione quanto più ci si addentra in un repertorio jazz.

Imprvvisazione
Lo studio dell’improvvisazione prevede due linee guida complementari:

  1. Teoria musicale, armonia funzionale, studio degli accordi e scale ad essi relative
  2. Ear training melodico, ritmico ed armonico, studi sul repertorio discografico e sviluppo della creatività

Tali aspetti si integreranno a vicenda lungo il corso favorendo lo sviluppo di un approccio sia mentale e consapevole che acustico ed istintivo. Sempre con il supporto di basi (da brani mono-accordo a blues a standard jazz semplici e via via più complessi) verrà studiata l’improvvisazione verticale ed orizzontale, l’integrazione fra  le due, l’utilizzo di patterns, lo sviluppo di cellule ritmiche e melodiche, il fraseggio, la pronuncia, il rapporto col tempo e la costruzione di un solo.

Livello 1
Studi sul suono, scale maggiori e triadi, figure ritmiche base, dinamiche, brani semplici tratti da antologie e playalong con tema suonato sul disco per semplificare lo studio del solfeggio, improvvisazione con una singola scala.

Livello 2
Studi sul suono e gli armonici, dinamiche, pronunce ed accenti, scale minori e triadi, accordi di settima, scale blues e improvvisazione, studi ritmici più complessi, brani di livello medio con e senza base.

Livello 3
Studi avanzati di flessibilità e meccanica, studi sui modi e altri tipi di scale, studi sugli accordi, brani di livello avanzato, studi su figure ritmiche complesse, improvvisazione su standard jazz.

SASSOFONO 2017-10-09T16:23:34+00:00

PIANOFORTE

2017-10-09T16:23:53+00:00

Livello 1
Fin dalla prima lezione l’allievo comincerà a suonare semplici melodie al pianoforte, e sarà pian piano avvicinato dall’insegnante alla lettura e alla scrittura. Nozioni di teoria saranno date direttamente nel corso della lezione. Dapprima a mani divise, l’allievo comincerà poi a suonare a mani unite. Sarà premura dell’insegnante suggerire all’allievo anche opportuni metodi di studio individuale. Secondo l’età dell’allievo saranno utilizzati diversi materiali didattici. Qui di seguito sono elencati alcuni libri a titolo esemplificativo:
Metodo Bastien per lo studio del pianoforte;Metodo Chester (Chester’s Easiest Piano Course, I più facili blues, I più facili rags, Piano starters, ecc.); Metodo Thompson; Collana Microjazz di Christopher Norton (solista e a quattro mani); Collezione di Remo Vinciguerra; Collezione per principianti della Boosey & Hawkes; Altre raccolte di piccoli brani (solista e a quattro mani).

Livello 2
Continuando l’apprendimento avviato con il Livello 1, l’allievo si avvicinerà alle prime composizioni in versione originale (non trascritta) dei più importanti compositori classici. Al contempo non sarà tralasciato lo studio di composizioni in altri stili (jazz, blues, ecc.). Secondo le preferenze dell’allievo potranno essere introdotte anche nozioni relative all’accompagnamento sulla base d’accordi nella classica cifratura. Durante le lezioni saranno comunque introdotte, per tutti gli allievi, informazioni relative a scale, tonalità e accordi e saranno date le prime nozioni di armonia. Fondamentale, per questo livello, è il raggiungimento dell’indipendenza tra le mani. Qui di seguito sono elencati alcuni libri a titolo esemplificativo:
Pezzi facili per pianoforte dei secoli XVII e XVIII a cura di V.H. de Gainza; Collana Ricordi: Il mio primo Bach, Il mio primo Schubert, Il mio primo Chopin, ecc.; Sonatine di Clementi; Schumann: Album per la gioventù, 3 Sonate per la gioventù, Bartók: pezzi da Mikrokosmos; Bach: Invenzioni a due voci, Preludi e fughette; Beyer: Metodo preparatorio per pianoforte; Czernyana raccolta di studi (voll. 1-2); Duvernoy, op.176; Sonatine di Beethoven; Kabalevskij

Livello 3-4-5
Nel corso dei Livelli avanzati (Livelli 3-4-5) si cominceranno ad affrontare questioni relative all’interpretazione musicale. Saranno quindi approfondite le diverse tecniche pianistiche di base (scale, arpeggi, terze, seste, ecc.), nonché lo studio del tocco (legato, staccato, ecc.). A partire dal Livello 3 l’insegnante comincerà ad introdurre anche nozioni relative all’analisi musicale, allo studio della forma, allo stile del compositore e alla storia della musica. Le composizioni che sono elencate di seguito in relazione ai diversi livelli sono da considerarsi del tutto indicative. I diversi pezzi, infatti, saranno via via scelti in base alle esigenze didattiche e alle preferenze dell’allievo. Inoltre si potranno affrontare anche composizioni del repertorio moderno (jazz, blues, pop, rock, ecc.). Superati i Livelli propedeutici, infatti, l’allievo è pronto a seguire diverse strade, nonché a passare, ad esempio, allo studio del Pianoforte moderno.

Livello 3
Di seguito sono elencati i diversi pezzi che saranno oggetto di studio per il terzo livello. I pezzi da studiare sono concordati dall’allievo e dall’insegnante insieme.
Sonate di Haydn, Mozart, Clementi, Beethoven; Chopin: Bolero, Valzer, Polacche, Preludi; Weber: Rondò brillante, Invitation à la valse; Schubert: Improptu; Schumann: Faschingsschwank aus Wien, Papillons, Waldscenen, Albumblätter, Liszt: Rossignol, Consolations; Debussy: Children’s corner; Bach: Invenzioni a tre voci, Suites inglesi, Suite francesi.

Livello 4
Di seguito sono elencati i diversi pezzi che saranno oggetto di studio per il quarto livello. I pezzi da studiare sono concordati dall’allievo e dall’insegnante insieme.
Sonate di Domenico Scarlatti; Sonate di Haydn, Mozart, Beethoven; Schubert: Impromptu; Mendelssohn: Variations sérieuses, Scherzo a capriccio in fa diesis minore, Rondò capriccioso; Schumann: Phantasiestücke, Novelletten; Chopin: Notturni, Polacche, Ballate, Berceuse, Mazurche, Scherzi, Andante spianato e Polacca brillante op. 22; Brahms: Due Rapsodie op. 79, Capriccio in si minore, Intermezzi op. 117; Debussy: Jardins sous la pluie, Danseuse de Delphe; Ravel: Tombeau de Couperin; J.S. Bach: Clavicembalo ben temperato.

Livello 5
Di seguito sono elencati i diversi pezzi che saranno oggetto di studio per il quinto livello. I pezzi da studiare sono concordati dall’allievo e dall’insegnante insieme.
J.S. Bach: Clavicembalo ben temperato, Ouverture francese, Concerto italiano, trascrizioni di altri compositori (Liszt, Tausig, Busoni, ecc.); Beethoven: Sonate, 33 Variazioni sopra un tema di Diabelli, 32 Variazioni in do minore; Weber: Sonate; Schubert: Fantasia in do maggiore, Sonate; Schumann: Carnaval, Studi sinfonici; Chopin: Sonate, Ballate, Polacche, Notturni, Mazurche; Liszt: Sonata in si minore, Scherzo e marcia, Mephisto Valzer, Studi trascendentali,Studi da concerto; Brahms: Variazioni sopra un tema di Paganini, Variazioni sopra un tema di Händel,Rapsodia in mi bemolle; Saint-Saens: Sei studi op. 111; Franck: Preludio, corale e fuga, Preludio, aria e finale; Mussorgskij: Tableaux d’une exposition; Skrjabin: Studi, Preludi, Sonate; Debussy: Preludes, Estampes; Ravel: Alborada del Grazioso, Gaspard de la Nuit, Jeux d’eau, Albeniz: Iberia; Stravinskij: Sonate; Bartók: Suite, Sonata, Allegro barbaro, Out of door.

PIANOFORTE 2017-10-09T16:23:53+00:00

PERCUSSIONI

2017-10-09T16:24:24+00:00

Il corso propone all’allievo la conoscenza e lo studio dei principali strumenti a percussione che compongono il “Set tradizionale”, vale a dire l’insieme degli strumenti più usati nelle formazioni musicali di musica pop, world, rock, jazz, latin e folk.
Il corso base viene suddiviso in tre parti:

Parte 1 (congas)
Con questo strumento l’allievo verrà introdotto nell’universo della musica afro-cubana e afro-brasiliana, considerate di grande importanza nella comprensione delle percussioni moderne, con lo studio di ritmi come il merengue, cha-cha-cha, mambo, jongo, ijexà, ecc. Verranno inoltre sviluppate le principali tecniche d’esecuzione, sia per l’accompagnamento musicale sia per l’assolo.

Parte 2 (timbales e campanas)
in questa seconda trance del corso, al precedente studio verrà affiancato l’apprendimento delle “tecniche di bacchette”, nonché le principali portate ritmiche dei ritmi suindicati.

Parte 3
La terza parte del corso base consiste nel conoscere e studiare i vari altri strumenti che compongono il “Set tradizionale” (tamburelli, maracas, tamburini, campanelli, piatti, sonagli, effetti, ecc.), nonché l’uso indipendente e contemporaneo di essi.

Lo scopo del corso, oltre ad imparare a suonare ogni singolo strumento a percussione, è preparare l’allievo a riconoscere all’interno delle formazioni musicali il ruolo e l’importanza delle percussioni, in altre parole diventare in grado di scegliere tra le varie sonorità quella più adatta ad ogni contesto.

PERCUSSIONI 2017-10-09T16:24:24+00:00

GIOCOMUSICA

2017-10-09T16:24:43+00:00

Livello 1 (3-4 anni)
Scoperta del suono in rapporto al movimento e al corpo mediante girotondi, danze e filastrocche mimate; Scoperta del canto attraverso le filastrocche, le conte e i canti brevi; Suono e racconto: sonorizzazione delle storie (suoni e rumori) mediante utilizzo dello strumentario Orff e materiale sonoro atipico e intonazione di brevi melodie.

Livello 2 (4-5 anni)
Il suono attraverso le filastrocche, i giochi ritmici e i canti brevi; Suono e movimento (lento-veloce, piano-forte, legato-staccato, crescendo-diminuendo, ecc.);

Suono e racconto:

  1. sonorizzazione delle storie (suoni e rumori) mediante utilizzo dello strumentario Orff e materiale sonoro atipico inventato e costruito dai bambini
  2. intonazione ed esecuzione delle melodie delle storie (canzoncine brevi)
    I racconti possono essere delle fiabe della tradizione popolare o moderna, dei racconti inventati cucendo più canzoni insieme, dei racconti cantati preesistenti.

Intonazione e canto: girotondi, canzoni della tradizione popolare italiana e non, filastrocche sonore, canzoni dai cartoni animati della Walt Disney, canzoni dal repertorio moderno per l’infanzia (ed. Melamusic, ed. EurArte, ecc.); Suono e notazione musicale attraverso il disegno. Prime nozioni di notazione musicale: pentagramma, chiave di violino e di basso, riconoscimento e scrittura delle note, prime indicazioni del ritmo (semibreve, minima, minima col punto, semiminima), accenti, notazione di crescendo e diminuendo

Avviamento strumentale:

  1. utilizzo dello strumentario Orff per l’esecuzione di brevi brani ritmici che comprendano le nozioni di ritmo acquisite, le note e le indicazione di crescendo e diminuendo
  2. primo approccio al pianoforte (metodi Thompson, Bastien, Norton livello propedeutico)
  3. incontro con gli altri strumenti (violino, violoncello, chitarra, percussioni). Presentazione di questi strumenti mediante una storia che li abbia come protagonisti (con esecuzione di brani).
GIOCOMUSICA 2017-10-09T16:24:43+00:00

CHITARRA ELETTRICA

2017-10-09T16:27:26+00:00

Livello 1
Aspetto tecnico

Impostazione generale, uso della mano sinistra e del plettro;Bending e vibrato, palm muting, tecnica del plettro alternato e del legato.

Aspetto armonico
Conoscenza ed uso della scala pentatonica minore e maggiore, della scala blues, della scala maggiore e della minore naturale; Armonizzazione della scala maggiore; Conoscenza ed uso delle triadi maggiori, minori e delle quadriadi maggiori e minori; Lo shuffle e le progressioni fondamentali del blues e del rock.

Livello 2
aspetto tecnico

sviluppo del bending, del vibrato, del plettro alternato, del legato, uso dello slide, uso della leva, introduzione al tappino.

Aspetto armonico
Conoscenza ed uso dei modi della scala maggiore; Conoscenza ed uso delle triadi diminuite, sus4 e sus2 e dell’accordo semidiminuito; Arpeggi minori settima, maggiori settima e semidiminuiti

Livello 3
aspetto tecnico
Sviluppo del tapping, introduzione allo speed picking e allo sweep picking.

Aspetto armonico
conoscenza ed uso della scala minore armonica, armonizzazione della scala minore armonica e conoscenza ed uso dei modi ad essa relativi; Accordi ed arpeggi derivati dalla scala minore armonica; Conoscenza ed uso delle sostituzioni diatoniche

Livello 4
aspetto tecnico
Sviluppo dello speed picking e dello sweep picking.

aspetto armonico
Conoscenza ed uso della scala minore melodica, armonizzazione della scala minore melodica e conoscenza ed uso dei modi ad essa relativi; Conoscenza ed uso dell’accordo di dominante alterato, e degli accordi più utilizzati nel jazz; Conoscenza ed uso delle sostituzioni non diatoniche; Il II-V-I maggiore e minore

Livello 5
aspetto tecnico
Sviluppo personale delle tecniche già apprese

aspetto armonico
Analisi ed uso della scala diminuita T/ST e ST/T e della scala esatonale

CHITARRA ELETTRICA 2017-10-09T16:27:26+00:00
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